La notizia è clamorosa: Nico Rosberg fresco vincitore del Mondiale di F1 ha annunciato il suo ritiro.
La decisione, come spiegato dallo stesso pilota nel messaggio presente alla sua pagina Twitter, era stata già presa in Giappone (mancavano cinque gare compresa proprio quella di Suzuka), in caso di vittoria del campionato.
Non è la prima volta che uno sportivo, giunto alla cima più alta della propria carriera, decida di chiudere proprio sul più bello e da vincente: è il caso di Flavia Pennetta nel tennis o Casey Stoner nel motociclismo per citarne solo i più recenti.
È certamente ambitissimo il sedile del team dominatore degli ultimi tre anni di Formula 1, così da qui alle prossime settimane potrebbe esserci un effetto domino su tutti gli altri team, proprio quando il mosaico 2017 sembrava ormai composto, e tutti i tecnici erano concentrati sullo sviluppo delle monoposto del prossimo anno anche in virtù dell’introduzione di nuove regole. In questo senso, i piloti al momento eleggibili non sono pochi, da Alonso a Vettel, passando dal collaudatore Wehrlein che ha ben figurato al suo debutto in Formula 1 con la Manor.
L’asturiano (35 anni) già due volte campione del mondo, ha vissuto la seconda parte di carriera priva di vere soddisfazioni, in ombra prima in Ferrari ed oggi in Mclaren; l’attuale ferrarista ha vinto quattro mondiali in RedBull e dopo l’incoraggiante primo anno in rosso, non ha ottenuto quei risultati importanti che erano stati obiettivo di inizio anno.
Anche Ricciardo potrebbe fare al caso, qualora in RedBull si volesse puntare tutto sul talento di Verstappen.
La scelta del nuovo pilota da affiancare ad Hamilton dipenderà certamente da una chiara strategia Mercedes, vale a dire un secondo pilota a tutti gli effetti con età anagrafica giovane, oppure un top driver con la certezza di un’altra stagione ad alta intensità come quella appena conclusasi, anche se, in questo caso, non è una cosa da poco considerare gli attuali contratti che al momento legano i piloti con le rispettive scuderie.
Chi pensava che l’elettrocardiogramma della Formula 1 si sarebbe mosso solo tra qualche mese, in occasione dei primi test invernali e della presentazione delle nuove monoposto, deve ricredersi.