Sarebbero stati famosi: Forti (1995-96)

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Il team italiano ha disputato ventitre gare, col rammarico di non aver concluso in zona punti nel pazzo Gran Premio di Monaco ’96 dove si classificarono solamente quattro monoposto, occasione nella quale sarebbe bastato arrivare fino al traguardo.

Roberto Moreno a Montecarlo 1995

Dopo una lunga esperienza nelle formule minori, il 1995 è l’anno del grande salto per la Forti, supportata da solide basi finanziarie per partecipare al campionato di Formula 1.
La FG01-95 è immediatamente riconoscibile nel gruppo per la prevalenza di giallo, ma come prestazioni si rivelò lenta, dotata tra l’altro di un cambio manuale mentre altri team erano dotati di quello automatico situato dietro il volante.
I piloti della prima stagione furono Pedro Paolo Diniz (successivamente autore di una discreta carriera) e Roberto Moreno, caratterizzata da molti ritiri e come miglior risultato il settimo posto raggiunto da Diniz nel conclusivo Gran Premio d’Australia, staccato di quattro giri dal vincitore Damon Hill e un giro dalla Minardi di Pedro Lamy sesto classificato.
Proprio in quell’occasione, si sfiorò la zona punti considerato che il sistema di punteggio premiava i primi sei classificati.
Nel 1996 il passaggio di Pedro Paolo Diniz alla Ligier rappresentò una pessima notizia, privando il team anche degli importanti sponsor a supporto del pilota brasiliano durante la realizzazione della monoposto,

affidata ai due piloti italiani Andrea Montermini e Luca Badoer.
Per le prime gare del campionato venne utilizzata la precedente vettura aggiornata, mentre solo a partire dal Gran Premio di San Marino scese in pista la nuova FG03 che si rivelò più competitiva.
Il bagnatissimo Gran Premio di Montecarlo è stata probabilmente l’occasione sfuggita più unica che rara, per andare a punti e magari attrarre investitori. Montermini non prese parte alla gara dopo aver danneggiato la sua monoposto durante la sessione straordinaria della domenica mattina utile per dare ai piloti la giusta confidenza con l’asfalto bagnato, mentre Badoer si ritirò a quindici giri dal termine dopo una collisione con J.Villenueve.
In quell’occasione solo quattro vetture conclusero la gara per cui, distacco a parte, sarebbe bastato giungere alla bandiera a scacchi.
Nel mese di giugno dello stesso anno, il team vendette la maggioranza delle quote col conseguente cambio di livrea caratterizzata dal verde, ma in seguito cominciarono ben più importanti problemi interni circa il mancato pagamento delle quote.
Le gare in avanti non furono segnate da importanti risultati, il team si ritirò con cinque gare di anticipo del calendario.

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Andrea La Rosa

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