Sono moltissimi i temi del Super Bowl che andrà in scena domenica in Arizona, e negli ultimi anni raramente una partita è stata tanto difficile da pronosticare, e questo per un semplice motivo: si affrontano le due squadre più forti, senza “se” e senza “ma”. Archiviate le deludentissime assenze dai playoff di Saints e 49ers, dimenticate le vecchie e nuove speranze di gloria rispettivamente di Denver e Indianapolis, arriviamo a una partita in cui non abbiamo nessuna favorita, nessun underdog da incitare all’impresa, nessuna quota rischiosa ma interessante su cui provare a scommettere.
I Seahawks sono i campioni in carica, ma sono arrivati a questa finale per il rotto della cuffia e solo grazie ai 2 minuti da campioni giocati dopo gli orrendi 58 in cui i Packers sono stati padroni del campo. I Patriots, invece, hanno schiantato i Colts, e sinceramente non ce la sentiamo di attribuire il merito della loro grande prestazione offensiva ai palloni sgonfi che tanto rumore hanno generato nei giorni scorsi sui media americani, sotto il creativo nome di “Deflategate” (da noi cosa sarebbe diventato? “Sgonfiopoli”?). Seattle ha la corona, quindi, ma New England sa bene anche lei come portarla, visto che all’inizio dell’era-Brady vinse tre Super Bowl in quattro anni (2001, 2003 e 2004); due squadre che sanno come si vince, insomma, e che non dovrebbero subire la pressione derivante dall’importanza della partita e della relativa posta in palio. Neppure il clima, prevedibilmente caldo, favorirà una delle due pretendenti, visto che entrambe provengono da zone molto fredde e non sono particolarmente abituate a giocare col sole sulla faccia (il kick off sarà alle 16.30, ora locale). Infine, si gioca in campo neutro, quindi niente rumore assordante dei tifosi di Seattle come di consueto.
Fin qui, il confronto generale. I temi tecnici, come detto, sono invece moltissimi: si va dallo scontro generazionale tra qb Wilson-Brady a quello tra rb affermati e arrembanti Lynch-Blount, la miglior difesa (Seattle) contro il miglior attacco (N.E.), due special team capaci di giocate decisive e due kicker spesso decisivi. È davvero difficile capire da dove iniziare a leggere questa partita., quindi proviamo ad andare per priorità tattiche delle singole squadre.
Seattle ha un imperativo assoluto: fermare Tom Brady. Detto così sembra facile, mentre in realtà non lo è affatto. La difesa degli Hawks dovrà scegliere spesso, durante la partita, se blitzare sul qb o se coprire i suoi bersagli primari: Edelman, Gronkowski e Amendola. Per il primo e l’ultimo ha gli uomini adatti, nelle secondarie, mentre ho qualche perplessità su chi possa fermare un tir delle dimensioni di Gronk una volta in possesso della palla. Sherman è uscito con un braccio al collo dalla partita con i Colts, Thomas ha seri problemi a una spalla: insomma, i due più forti difensori di profondità di Seattle non sono al top, e questo rischia di essere un fattore decisivo perché potrebbe concretizzarsi in placcaggi mancati. Da un punto di vista strategico, gli Hawks devono cercare di andare subito avanti nel punteggio, così da costringere Brady a lanciare molto e poter abbassare la guardia sulle corse di Blount. In attacco, la grande speranza di Seattle è che Wilson non ripeta la disastrosa partita con i Colts; se dovesse farlo, Lynch stavolta non avrebbe scampo, in caso contrario (quello più probabile) gli Hawks potrebbero veder crescere esponenzialmente le loro chance di successo.
Guardando le cose dalla sponda opposta del fiume, l’imperativo dei Patriots è quello di far marciare con continuità il proprio attacco. È difficile che la loro difesa, per quanto molto valida nelle secondarie, possa tenere a basso punteggio l’attacco degli Hawks; diventerà quindi fondamentale rispondere colpo su colpo, sperando magari in un’altra grande giornata di Blount, per scaricare un po’ di lavoro dalle spalle di Brady. Importante sarà la tenuta della linea offensiva: se Brady verrà protetto a dovere dai blitz di Seattle, sarà molto probabile assistere a un’altra partita oltre le 300 yard lanciate. La difesa di New England, infine, dovrà concentrarsi molto nel contenimento delle corse di Lynch, impresa non da poco, visto che le secondarie sono molto più affidabile del pacchetto di linea, magari per costringere Wilson a lanciare troppo.
Non si sfugge dalla tradizione, quindi eccoci al pronostico: vincono i Patriots 28-24.
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