Serie A Player of the Week 4: Federico Melchiorri

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melchiorriSe con le tue giocate riesci a far vincere la tua squadra al Meazza contro l’Inter, sei indiscutibilmente il migliore della partita e molto probabilmente dell’intera giornata di campionato. È il caso di Federico Melchiorri, attaccante marchigiano del Cagliari, che con un gol e mezzo (il secondo propiziato da un infausto intervento di Handanovic) ha portato la sua squadra alla vittoria nella difficile trasferta meneghina. Ancora una volta un attaccante, dunque. Ancora una volta un numero nove. Questa volta, però, player of the week è un giocatore che non ti aspetti, tanto da essere sul mercato libero in molti fantacalcio d’Italia, con una storia calcistica e personale che insegna quanto sia importante la forza di volontà per raggiungere gli obiettivi più ambiziosi e superare gli ostacoli più ostici. Dopo la lesione del legamento crociato di inizio anno, ma soprattutto dopo il cavernoma venoso diagnosticatogli durante la stagione 2009/2010 quando era in forza al Giulianova in Lega Pro, in pochi avrebbero puntato sul rilancio di questo ventinovenne della provincia di Macerata, protagonista, insieme a tutti i suoi compagni di squadra, di un ottimo inizio di stagione.

L’ottavo turno di Serie A si è aperto sabato 15 ottobre con due doppiette d’autore, che hanno delineato ancor di più uno scenario a tinte bianconere. Prima Dzeko stende il Napoli al San Paolo grazie ad errori avversari e ad una fiducia sottoporta finalmente ritrovata, poi Dybala consegna i tre punti alla Juve con una punizione ed un rigore che affossano l’Udinese. Risultato: fuga della squadra di Allegri, che dopo otto partite ha già cinque punti sulle seconde (Roma e Milan). Le partite domenicali hanno invece offerto poche emozioni e pochi gol, eccezion fatta proprio per la sfida del Meazza, terminata con un sorprendente successo del Cagliari.

Inaspettata, certo, la vittoria degli uomini di Rastelli, ma forse neanche tanto: nell’ultima sfida in Serie A prima di domenica, il Cagliari aveva infatti già espugnato il Meazza, con un sonoro 4-1 nella stagione 2014/2015. Un dato statistico davvero significativo, se si considera che l’Inter è la squadra che ha segnato più gol al Cagliari nella storia della Serie A e che, soprattutto, in quella disgraziata stagione la squadra sarda collezionò appena otto vittorie totali, terminando il campionato con la retrocessione.

In realtà la grande prestazione del Cagliari e di Melchiorri si manifesta tutta nel secondo tempo, dopo un prima frazione votata esclusivamente al contenimento: bastano infatti quarantacinque minuti all’attaccante per esaltarsi contro una sciagurata difesa interista. Al 54’ mette i brividi ai tifosi con un destro ben disinnescato da Handanovic. Tre minuti più tardi, complice un evidente appannamento di tutta l’Inter a seguito del momentaneo vantaggio, è bravissimo a rubare palla ad uno stanco Banega e ad innestare una ripartenza conclusa con un tiro al volo di Di Gennaro (altro giocatore da tenere d’occhio) al quale risponde nuovamente il portiere di casa. Al 71’ capitalizza la pressione della squadra con un gol da grande rapinatore d’area: stop acrobatico di tacco dopo una deviazione di Murillo e fulmineo tocco di sinistro che suggella la rincorsa cagliaritana. Con gli avversari alle corde, Melchiorri guida i suoi al forcing finale e dieci minuti dopo sfiora la rete con un colpo di testa sontuoso, rubando il tempo al suo diretto avversario Murillo. Indomito, all’85’ propizia il gol della vittoria con caparbietà e fortuna, requisiti imprescindibili nella vita come nel calcio, e che spesso sono legati l’uno all’altro. Caparbietà nel lottare e nell’avventarsi prima di tutti su un pallone spizzato di testa dopo un corner, fortuna nel trovare sul suo cross una deviazione di Murillo (ancora lui) che disorienta Handanovic e lo induce ad un errore fatale. Nei festeggiamenti dei compagni in campo, di quelli in panchina e dell’allenatore c’è tutta la gioia per un’impresa agguantata e per una vera e propria rinascita di un ragazzo che, dopo aver visto i suoi sogni andare in frantumi, non si è mai arreso e ora può finalmente godersi i meritati frutti dei suoi sforzi.

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Luigi Rivolta

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