Dopo una lunga assenza, nel 2006 la casa giapponese rientrò in Formula 1 come costruttore (e non solo fornitore di motori), i risultati però non rispettarono le attese.

Dopo il ritorno in Formula 1 nel nuovo millennio come fornitore di motori alla Jordan ed alla British American Racing, la casa giapponese decise il rientro a pieni giri (dopo il ritiro del 1968) acquistando proprio la B.A.R., affidando la prima RA106 a Jenson Button autore di importanti risultati col precedente team insieme a Rubens Barrichello, proveniente dalla trionfale esperienza in Ferrari, quindi portatore di esperienza oltre alla ricerca di nuove motivazioni.
La prima monoposto non poteva di certo lottare per il titolo, ma ottenne importanti risultati non solo per la zona punti, in Australia partì dalla pole, ma soprattutto la vittoria di Button nel Gran Premio d’Ungheria ed il podio dello stesso pilota nel conclusivo appuntamento di Suzuka, gara di casa cui la stessa Honda teneva particolarmente, facendo complessivamente una bella figura e portando notevole fiducia all’interno del team concludendo al quarto posto nella classifica costruttori, lontanissima da Renault e Ferrari in duello per il titolo ma vicina alla McLaren, in sostanza una quarta incomoda.
La presentazione della successiva RA107 stupì il mondo intero, per la bellissima livrea earth livery
che rappresentava su tutta la monoposto una foto della Terra dallo spazio, una scelta sicuramente ecologista ma dovuta anche alla mancanza di uno sponsor principale.
Purtroppo i risultati in pista furono piuttosto deludenti, la prima volta in zona punti arrivò solamente all’ottavo appuntamento in Francia, poi altre due volte in Italia e Cina, per una classifica finale costruttori che vide Honda in ottava posizione, davanti solamente a Super Aguri (sorella minore che aveva il sostegno della stessa casa giapponese la cui monoposto tra l’altro, partì dalla base della Honda del 2006), Spyker e McLaren (penalizzata in ultima posizione dopo i fatti della spy-story).
Una vera e propria mazzata per i giapponese, come sappiamo noti per l’orgoglio nazionale.
Confermati Button e Barrichello, complessivamente i risultati non migliorarono con la successiva RA108 che comunque nel campionato 2008, con Barrichello arrivò sul podio del Gran Premio di Gran Bretagna.
Fu l’ultima esperienza per Honda che per problemi finanziari decise il disimpegno dalla Formula 1, vedendo il lavoro a Ross Brawn, cui parleremo in seguito.

