Stanley Cup Finals ’19: i numeri di gara 7, la Partita per eccellenza

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Meno di 24 ore alla partita che concluderà le Stanley Cup Finals e l’intera stagione NHL: è gara 7 della finale, da sempre un eccezionale condensato di emozioni, stress, adrenalina e speranze di vittoria.

La Partita con la P maiuscola, la partita per eccellenza, la “madre di tutte le partite”: chiamatela come volete e qualsiasi definizione scegliate renderà solo parzialmente l’idea di cosa significhi nell’hockey (e anche nel baseball) giocare una gara 7 che vale il titolo. Più di una “bella” a gara 5 (delle serie 2 su 3 non parliamone nemmeno), più di un Super Bowl che si fa attendere 15 giorni, la gara 7 di una finale è un condensato senza rivali nello sport mondiale di attese e speranze, adrenalina e stress, stanchezza e necessità di dare tutto quello che si ha in corpo, fisicamente e mentalmente. E ogni volta che si rientra sul ghiaccio, la consapevolezza di avere la possibilità di scrivere un pezzo di storia, con il punto decisivo o la parata decisiva. Dopo più di cento partite a testa, Boston Bruins e St. Louis Blues si affronteranno nella notte italiana nella 17ma gara 7 di finale nella storia della NHL.

Proprio i Bruins sono stati i protagonisti dell’ultimo precedente, nelle Finals del 2011, quando conquistarono la Stanley Cup andando a vincere 4-0 in gara 7 a Vancouver, contro i Canucks. Di quella squadra, oggi troviamo ancora in capo cinque elementi: Rask (all’epoca riserva di Tim Thomas), Chara, Bergeron, Marchand e Krejci, che avranno così l’occasione di replicare quella notte memorabile. I Bruins sfiorarono una gara 7 di finale nel 2013, quando si fecero rimontare da Chicago in una gara 6 che stavano conducendo fino a 2′ dalla fine.
In 95 anni di vita, questa sarà la prima gara 7 di finale che i Bruins giocheranno davanti al loro pubblico e che potrebbe valere la settima Stanley Cup della loro storia. Prima volta assoluta, invece, per i St. Louis Blues che, dalla loro fondazione nel 1967, hanno raggiunto altre tre volte (consecutive, dal ’68 al ’70) la finale, perdendo sempre con uno sweep, 4-0.

Si gioca per vivere momenti come questi; essere qui è il sogno della mia infanzia che si avvera.

Patrice Bergeron, giocatore Boston Bruins

Delle 16 gare 7 già giocate nella storia delle Stanley Cup Finals, la squadra di casa si è imposta 12 volte a 4, ma negli ultimi due casi a vincere sono stati gli ospiti, i Bruins, come detto, nel 2011 a Vancouver, e i Pittsburgh Penguins nel 2009 a Detroit sui Red Wings.
Contando gli interi playoff, Boston vanta il record per il maggior numero di gare 7 giocate (27) e vinte (15); tra queste, il record casalingo è di 14 vittorie a 8. Molto più contenuti i numeri di St. Louis, che tra tutti i turni di playoff della sua storia è andata 17 volte a gara 7, con un record generale di 9-8 e di 4-6 in trasferta.
Sia i Bruins che i Blues hanno già vinto una gara 7 in questi playoff 2019: Boston al primo turno contro i Toronto Maple Leafs e St. Louis al secondo turno contro i Dallas Stars al termine di un drammatico doppio supplementare (gol vincente di Pat Maroon).
Passando alle curiosità sui singoli, non si può non partire dai numeri di Zdeno Chara. Il capitano dei Bruins, a 42 anni, giocherà domani la 14ma gara 7 della sua carriera, superando così Roy e

Stevens, fermi a 13. Nelle 13 precedenti, Chara ha un record personale di 6 vinte e 7 perse. Sempre a proposito di Chara, vale la pena ricordare che il suo gol nel terzo periodo di gara 6 lo ha reso il secondo giocatore più anziano di tutti i tempi autore di una rete nelle Finals, superato solo dai 43 anni di Mark Recchi, che nel 2011 (nei Bruins con Chara) segnò tre reti ai Canucks.
Nelle file dei Blues, va sottolineato la strepitosa post season di Ryan O’Reilly, che va in rete da 3 gare consecutive e a punti da 5. I suoi 21 punti (7 gol + 14 assist) eguagliano finora il record di franchigia detenuto da un trio di tutto rispetto, Hull, Gilmour e Federko. Da record, per quanto riguarda i difensori, anche i numeri di Alex Pietrangelo, autore finora di ben 15 assist e 2 reti in questi playoff.
Infine, non ci resta che lanciarci nei nostri pronostici, che mai come quest’anno sono stati disattesi, va detto: Boston vincente in overtime. E vai con gli scongiuri di ogni sorta, a seconda della vostra fede hockeistica.

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Gianluca Puzzo

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