STANLEY CUP FINALS ’24: SUICIDIO OILERS, I PANTHERS A UN PASSO DALLA STORIA

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In gara 3 i canadesi danno vita al festival dei turnover difensivi, servendo su un piatto d’argento ben tre reti ai Panthers, che ringraziano e volano sul 3-0 nella serie, a un solo passo dalla prima Stanley Cup della loro storia. Gara 4 è in programma domenica, sempre a Edmonton.

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ambia il ghiaccio ma non il risultato, in queste Stanley Cup Finals finora a senso unico e piuttosto deludenti dal punto di vista delle emozioni, al culmine di una postseason che invece ci aveva regalato molte belle partite. Dopo le vittorie casalinghe in gara 1 e 2 (3-0 e 4-1), i Panthers sono andati a prendersi anche gara 3 in Canada, con un 4-3 che equivale a mettere una mano e mezza sulla coppa di Lord Stanley. Già domenica, sempre a Edmonton, Florida potrebbe quindi festeggiare la sua prima, storica, Stanley Cup, dopo esserci arrivata a un passo lo scorso anno, battuta in cinque partite da Vegas. Sul premio di MVP a Sergej Bobrovsky non si accettano neppure più le scommesse.

I due match giocati in Florida hanno avuto andamento opposto: nel primo, infatti, gli Oilers hanno tenuto a lungo il pallino del gioco in mano, schiatandosi però regolarmente contro il muro-Bobrovsky, il portierone dei Panthers capace di realizzare uno shootout malgrado i 34 tiri subiti. I padroni di casa si sono aggrappati alla loro stella tra i pali e giocato di rimessa, trovando un gol per tempo (Verhaeghe, Rodrigues e Luostarinen in empty net) su un totale di soli 18 conclusioni complessive.

Tutt’altro copione per gara 2, in cui sono gli Oilers a passare in vantaggio per primi, con la rete di Ekholm dopo 11’17” del primo parziale; la reazione dei Panthers si fa però furibonda col passare dei minuti, finendo per concedere chance praticamente nulle agli ospiti per affacciarsi con pericolosità dalle parti di Bobrovsky. E lentamente la difesa canadese, poco incline alla trincea prolungata, si sgretola: il pari arriva nel secondo periodo con Mikkola, poi nel terzo Florida dilaga, segnando tre reti (doppietta di Rodrigues ed infine Ekblad in empty net) per il meritatissimo 4-1 finale.

Sul premio di MVP a Sergej Bobrovsky non si accettano neppure più le scommesse.

In gara 3, giocata ieri a Edmonton, abbiamo invece assistito al suicidio sportivo degli Oilers, che nella serata per loro più importante hanno mostrato la ragione principale per cui erano dati per sfavoriti alla vigilia: gli errori difensivi. Dopo una partenza a razzo, infatti, con un palo colpito e numerose parate decisive di Bobrovsky, nel finale di primo periodo Edmonton, in una situazione di 4 contro 4, cade nel solito turnover difensivo, concedendo a Forsling un tiro poi deviato in rete da Reinhart. Il secondo periodo sembra riaccendere le speranze dei padroni di casa, che pareggiano dopo solo 1’49” con Foegele in breakaway e riprendono a martellare Bobrovsky. Dopo 9’11” arriva però la seconda follia difensiva, con Skinner e compagni che pasticciano col puck dietro la gabbia, finendo per regalare a Tarasenko l’1-2 a porta sguarnita. Neppure 3′ e arriva il terzo turnover della serata da incubo degli Oilers, con un puck perso malamente in uscita che spalanca la via della rete a Bennett. Ancora 90″ e Florida chiude il match, con l’1-4 di Barkov in contropiede, complice una difesa mal piazzata durante il cambio linee. Alla fine del secondo periodo, i Panthers hanno realizzato 4 reti con soli 18 tiri, una percentuale assurda a questi livelli. Nel terzo periodo arriva la reazione d’orgoglio degli Oilers, che accorciano le distanze con un’autorete e con McLeod, che si vedrà negare a 4’12” dalla sirena la rete del 4 pari da un clamoroso salvataggio sulla linea del solito, immenso Bobrovsky. Finisce 3-4 per gli ospiti, ora a un solo passo dal titolo.

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Gianluca Puzzo

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