SUPER BOWL LIX: TUTTO QUEL CHE C’È DA SAPERE

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Domenica a New Orleans va in scena il 59° Super Bowl, la finale del campionato NFL, nonché il singolo evento sportivo annuale più visto al mondo. I Chiefs, campioni in carica da due anni e a caccia di una storica tripletta, sfideranno i Philadelphia Eagles nel rematch del Super Bowl di due anni fa, vinto dai Chiefs con un palpitante finale. Analizziamo tutti gli elementi più importanti del match.

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hiefs ed Eagles si erano lasciati due anni fa, al termine di un Super Bowl palpitante, vinto da Mahomes & co. con un 38-35 in rimonta culminato nel field goal decisivo a 8 secondi dalla fine. Dodici mesi or sono, era stato il turno dei San Francisco 49ers di uscire battuti dalla finale contro i Chiefs, masticando amaro dopo aver perso 25-22 addirittura in overtime e dopo essere stati a lungo con una mano sul Vince Lombardi Trophy. E invece l’albo d’oro continua a recitare il nome dei Kansas City Chiefs, inossidabili, imperniati sull’asse di ferro Mahomes-Kelce e sulla straordinaria guida tecnica di Andy Reid dalla sideline, presenti in cinque delle ultime sei finali, campioni delle stagioni 2019, 2022 e 2023 e con l’obiettivo di essere i primi tri-campioni nell’era del Super Bowl. Proprio Reid, un ex della partita, è alla sua sesta finale, pareggiando le presenze di Don Shula al secondo posto all time dietro Bill Belichick, a quota nove. Il suo omologo Nick Sirianni è al secondo Super Bowl in carriera, entrambi ottenuti nei quattro anni da head coach di Philadelphia; da notare come, dopo un inizio di stagione complicato (2-2), i suoi Eagles abbiano vinto 12 delle successive 13 partite di regular season, più ovviamente i due match di playoff contro Rams e Commanders. Pat Mahomes giocherà a New Orleans il suo quinto Super Bowl, raggiungendo John Elway al secondo posto della classifica all time, guidata (c’è bisogno di dirlo?) da Tom Brady.

I KANSAS CITY CHIEFS

PRO
Sono i campioni in carica da due anni, sono abituati alla pressione della post season e a quella di una finale. In più, mai come quest’anno i Chiefs hanno dimostrato di possedere una straordinaria capacità di lettura delle partite e delle singole situazioni, arrivando a vincere ben tredici volte con uno scarto inferiore al singolo touchdown. Hanno una difesa capace di esaltarsi nelle partite da dentro/fuori, come conferma la crescita esponenziale della loro pass rush nei playoff (10 sack nei due match contro Texans e Bills), e questo fattore li rende esenti dalla pressione di dover segnare molti punti per vincere. In attacco hanno un eccellente rating nelle Yards After Catch, soprattutto Worthy e Kelce, caratteristica che dovrebbe dare molto lavoro alle secondarie di Philly.

CONTRO
Hanno perso due sole partite in tutta la stagione, è inconfutabile, ma raramente hanno fatto stropicciare gli occhi agli spettatori. Mahomes resta sempre la superstar della NFL post Brady, ma dal punto di vista statistico sta vivendo la peggior stagione della sua carriera, a cominciare da quel 67.6 di qb rating complessivo che davvero non rende merito alla sua classe. I problemi, più che in Mahomes, risiedono nella linea deputata a proteggerlo, che ha concesso agli avversari ben 36 sack (record negativo in carriera) in regular season più altri cinque nei playoff. Reid ha cambiato addirittura tre tackle sinistri, quelli che proteggono il lato cieco, prima di virare verso una soluzione improvvisata spostando all’esterno la guardia sinistra, Joe Thuney, stazza imponente ma poco mobile per un ruolo che viene spesso portato in campo aperto.

I PHILADELPHIA EAGLES

PRO
Hanno la miglior difesa e il miglior running game del campionato, non si discute. Saquon Barkley, dopo una stagione in cui ha scollinato le duemila yard corse con la palla in mano, è ancora dinamite pura, come ha dimostrato segnando al primo snap contro Washington. La linea davanti a lui lavora in modo eccellente, aprendogli varchi non solo con forza ma anche con disciplina, così da semplificare al massimo le letture del running back. Non deve sorprendere, quindi, che questo stile di gioco abbia messo gli Eagles in cima alla classifica del tempo di possesso medio a partita (32’22”), un fattore che può essere decisivo nel Super Bowl: si tiene Mahomes fuori dal campo per tanto tempo e, quando entra, gli si manda contro la miglior difesa del campionato fresca e concentrata. Un mix di fattori potenzialmente devastante per i Chiefs.

CONTRO
Non si può avere tutto, certo, ma il passing game di Philly lascia davvero a desiderare, soprattutto se commisurato alla qualità degli interpreti (A.J. Brown e DeVonta Smith su tutti). Jalen Hurts non ha affatto demeritato (solo tre turnover dalla sesta giornata in poi, playoff compresi), ma l’impressione è che chi chiama i giochi dalla sideline si fidi a tal punto del running game dal relegare la decisione di mettere la palla in aria solo alle situazioni in cui non si può fare altrimenti. Col risultato che la squadra stessa finisca per percepire quegli schemi come alternative da “acqua alla gola”, scontate e un po’ disperate. Insomma, se in finale gli Eagles dovessero aver bisogno di rimontare rapidamente, non scommetteteci troppo sopra.

…da notare come, dopo un inizio di stagione complicato (2-2), i suoi Eagles abbiano vinto 12 delle successive 13 partite di regular season, più ovviamente i due match di playoff…

I PROTAGONISTI INATTESI

Troppo facile parlare dei due quarterback o di Barkley, quindi puntiamo i nostri fari su altri due uomini che potrebbero rendersi protagonisti della giocata decisiva: Xavier Worthy per i Chiefs e Dallas Goedert per gli Eagles. Quest’ultimo, tight end, ha saltato parte della regular season per un infortunio al ginocchio, ma il suo rientro si è fatto sentire, specialmente contro Washington (7 ricezioni per 85 yard). La sua chimica con Hurts è paragonabile solo a quella di A.J. Brown, la sua forza nei bloccaggi è una marcia in più per Barkley e non dimentichiamoci che la difesa dei Chiefs è quella che ha concesso più yard in ricezione ai tight end avversari, segnale anche di un problema di tipo fisico con i loro linebacker. Il rookie Xavier Worty, invece, è diventato in poche settimane quella freccia di cui Mahomes aveva avuto tanto bisogno la passata stagione, non solo per le doti atletiche e tecniche, ma per una precisione nell’applicazione degli schemi davvero precoce in un wr alla prima stagione tra i pro. Le secondarie degli Eagles, pur di grande qualità, avranno il loro bel da fare per fermarlo, e occhio alle penalità…

GLI ULTIMI QUESITI

IN CASO DI VITTORIA, I CHIEFS SAREBBERO DAVVERO LA PRIMA SQUADRA A CENTRARE LA TRIPLETTA?
Limitatamente all’era del Super Bowl sì, ma in assoluto no. I Green Bay Packers possono vantare addirittura due triplette, la prima tra il 1929 e il ’31 (nell’era di Curly Lambeau, il loro fondatore), e la seconda tra il 1965 e il ’67, sotto la guida di Vince Lombardi. Curiosamente, il secondo tris arrivò con l’ultimo titolo pre-Super Bowl (1965) e con la vittoria dei primi due SB, disputati appunto nel ’66 e nel ’67. In caso di vittoria a New Orleans, i Chiefs sarebbero quindi la prima squadra capace di vincere tre Super Bowl consecutivi, impresa mancata finora persino dai più celebri squadroni degli scorsi decenni: i Miami Dolphins, ad esempio, giocarono tre SB tra il ’71 e il ’73, ma persero il primo (contro Dallas) prima di vincere i successivi due. Perfino i leggendari Patriots di Tom Brady hanno mancato quest’impresa, pur giocando tre finali consecutive tra il 2016 e il 2018: vinsero la prima (con la celebre rimonta da 3-28 sui Falcons) e la terza (sui Rams), ma persero la seconda, proprio contro gli Eagles.

GLI EAGLES 2025 SONO FORTI QUANTO QUELLI CHE RAGGIUNSERO IL SUPER BOWL NEL 2022?
Complessivamente sì. In attacco hanno lo stesso qb, Hurts, ma la differenza c’è, eccome, nel backfield, con il Miles Sanders di allora che, pur protagonista di un’ottima stagione, non è minimamente paragonabile al Saquon Barkley di oggi. Differenze importanti anche in difesa: quella del 2022 era eccezionale contro i passaggi ma lasciava molto a desiderare contro le corse (19ma per yard concesse). Gli Eagles di oggi sono forse leggermente meno competitivi con la palla in aria, ma contro le corse possono vantare la seconda miglior difesa del campionato; Hunt e Pacheco sono avvisati.

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Gianluca Puzzo

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