Che sia tutta colpa di Mourinho, reo di avergli dato dell’anziano? O della consapevolezza di dover tracciare una rotta ai suoi leoni d’Africa un po’ dimessi? Quale che ne sia l’origine, la pettinatura sfoderata ieri da Samuel Eto’o contro il Messico ci ha riportati indietro fino agli anni Trenta dello scorso secolo. Quella riga rasata in mezzo, a un primo sguardo, sembra essere orripilante, ed è una buona ragione, quindi, per temere che diventi la nuova moda dei tifosi, sempre attenti nel toccare il fondo del bidone tricologico, ieri elettrizzati alla Hamsik, oggi mohicani alla Balotelli. Si attendono preziosi servizi di Studio Aperto per approfondire l’argomento.
Non si può non parlare della carneficina perpetrata ieri sera dall’Olanda ai danni della Spagna. Partita rimasta aperta più di quanto possa far immaginare il 5-1 finale, su cui hanno influito due elementi: l’arbitro Rizzoli, che ha concesso la rete del 3-1 malgrado un macroscopico fallo su Casillas, e Casillas, appunto. Il portiere spagnolo sta inanellando ormai da una stagione sciocchezze in serie, vedi anche la recente finale di Champions, e non sembra più in grado di giocare a questi livelli. Andrebbero sostituiti entrambi, Rizzoli e Casillas, ma purtroppo non può decidere Del Bosque su tutti e due…
Credo che del tiki-taka non se ne può più.
Ieri l’emblema è stato quando Torres, sul 5-1, praticamente nell’area piccola e con la porta vuota, invece di tirare in porta ha preferito un dribbling su un difensore…ma basta.
Capitolo Eto’ò…il fatto che i problemi siano dei premi da poche decine di euro che giocare un mondiale…è tutto un paradosso.