TUTTO, NORMALMENTE SINNER

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Il numero uno domina tatticamente anche la finale degli Australian Open 2025, superando in tre set Zverev e bissando così il successo di dodici mesi fa a Melbourne. Partita più a senso unico di quanto dica in realtà il punteggio, perfettamente preparata da Sinner e dal suo staff, girata su due break e un pizzico di fortuna nel tie break del secondo parziale, con un net e una mezza riga che per oggi erano smaccatamente di origine paisa’.

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e sarebbero serviti un paio, di Zverev, oggi, per venire a capo di questa finale vinta e dominata da Jannick Sinner perfino più nettamente di quanto dica un match comunque finito in tre set, 6-3 7-6 (4) 6-3. E il dato è ancor più impressionante se ci ricordiamo che il tedesco è il numero due del mondo, seppur distante quasi cinquemila punti dalla vetta del ranking; non è così frequente, converrete con noi, assistere a un tale divario tattico e tecnico tra i primi due della classe. Sinner e il suo staff hanno preparato perfettamente questo match, e il ragazzo (ha solo 23 anni, mamma mia, ricordiamocelo) ha messo in pratica da campione lo spartito, accettando con fiducia e senso di sacrificio una partita di corsa e tenuta da fondo, finalizzata a sgretolare, progressivamente e inesorabilmente, le certezze di Sasha Zverev. In molte fasi del match, il tedesco si è ritrovato aggrappato disperatamente al suo pur straordinario servizio (alla fine saranno 12 gli ace) poiché consapevole di non poterla spuntare a scambio avviato; in più, si è confermato ancora molto indietro nel gioco di volo, tra ingenue stop volley, errori di misura e smash sbagliati o miracolati per mezza riga. Sinner lo ha quasi sempre, ad eccezione della seconda metà del secondo set, invischiato in violenti palleggi centrali, senza dare angoli all’avversario e andando a stuzzicare con sempre maggiore continuità il suo dritto, spingendolo sotto una montagna di errori (45) a fronte di soli 25 vincenti. Il bilancio dell’italiano, per capirci, è invece di +5, con 32 vincenti e soli 27 errori.

Sinner lo ha quasi sempre, ad eccezione della seconda metà del secondo set, invischiato in violenti palleggi centrali, senza dare angoli all’avversario e andando a stuzzicare con sempre maggiore continuità il suo dritto…

Tutto qui? Tutto così semplice? Solo in apparenza, ovviamente, perché una delle più grandi qualità di Jannick (oltre a giocare al meglio i punti difficili) è quella di far sembrare semplici anche cose complicatissime, com’è appunto il mettere in un angolo addirittura il secondo giocatore del mondo.
Dicevamo del secondo set, quello in cui Zverev ha giocato meglio, picchiando senza tregua e provando a gettare il cuore oltre l’ostacolo, con il profumo dell’inevitabile tie break che si faceva sempre più inconfondibile nell’aria. Arrivati lì, con Sinner più efficiente in battuta e l’altro più aggressivo negli scambi, ci ha pensato Madama Fortuna a vestirsi di tricolore sul 5-4, prima facendo scavalcare alla palla il net con una beffarda caduta a piombo nella metà campo del tedesco, e poi regalando qualche millimetro di riga al dritto lungolinea di Jannick che sembrava destinato al corridoio. Nel terzo, poi, Zverev ha avuto il merito di non naufragare, ma Sinner aveva ormai l’aria del gatto che gioca col topo, impossibile che la partita potesse sfuggire di mano a un front runner come lui. Zverev dovrà rimandare ancora l’appuntamento con il suo primo Slam, mentre per il numero uno della straordinaria normalità è solo tempo di festeggiare.

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Gianluca Puzzo

2 commenti

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  • condivido il tuo commento al 100%. aggiungo solo una frase letta un paio di giorni fa del grande John Mc il quale rispondendo alla domanda di un giornalista disse: Sinner non colpisce la palla, la spacca!

  • Certamente la sportività e l’eleganza di questo sport, come dimostrato al termine della finale, sono avanti anni luce rispetto altre discipline, al netto di qualche gelosia e malizia forse oltre il limite.
    Sinner oltre a essere un campione dentro il campo, con educazione e sani principi, è amato per i suoi comportamenti che sono da esempio per ragazzi e (aggiungo) adulti.
    Sportivamente arriveranno e torneranno tempi bui, ma intanto sono già arrivati per gli altri.
    E’ un tempo particolarmente felice, facciamo il tifo per lui come per tutto il movimento tennistico italiano, speriamo che possa essere disponibile per gli appuntamenti della Davis cui l’Italia, può puntare al tris (tra l’altro) consecutivo.

Gianluca Puzzo

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